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LO “SMART WORKING”

Il Jobs Act per il lavoro autonomo definisce le regole per le prestazioni di lavoro rese in regime di “SMART WORKING”.
Non si tratta di una nuova tipologia contrattuale, ma di un nuovo modo di articolare il lavoro subordinato, rendendolo piĂš flessibile e maggiormente “adattabile” alle esigenze produttive dell’azienda ed alle esigenze personali del lavoratore. Vediamo in cosa consiste.

Tre gli elementi essenzali:
a) La prestazione lavorativa è svolta in parte all’interno dei locali aziendali e in parte all’esterno, ma comunque nei limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale, stabiliti dalla legge e dalla contrattazione collettiva;
b) Per lo svolgimento dell’attivitĂ  lavorativa il lavoratore può avvalersi di strumenti tecnologici;
c) Durante i periodi di lavoro che vengono svolti all’esterno dei locali aziendali rileva in azienda la mancanza di una postazione fissa destinata al lavoratore.

È richiesta la forma scritta del contratto che in particolare deve disciplinare le modalitĂ  di esecuzione della prestazione definendo in particolare come essa debba essere resa all’interno dell’azienda, quali siano i poteri disciplinari del datore, quali gli strumenti utilizzati dal lavoratore, quali i tempi di riposo ad egli riconosciuti.
L’accordo di lavoro agile può essere stipulato sia a termine che a tempo indeterminato. In caso di contratto a tempo indeterminato il recesso deve avvenire con un preavviso non inferiore a 30 giorni.
Ed inoltre a fronte di un giustificato motivo (oggettivo o soggettivo) che deve essere esplicitamente dichiarato da chi intende recedere dal contratto, il diritto di recesso può essere esercitato da ciascuno dei contraenti prima della scadenza del termine in caso di contratto a tempo determinato, ovvero senza preavviso in caso di contratto a tempo indeterminato.
Importante il ruolo delle associazioni sindacali maggiormente rappresentative con le quali (anche in modo non necessariamente congiunto) si potranno definire accordi di secondo livello, per la regolamentazione dello Smart Working.

Il DDL è al momento all’esame della Commissione Lavoro del Senato.

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