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Contratti ciclici verticali e Bonus di 550 euro

Storicamente poco utilizzato, il contratto ciclico verticale consente ad un’azienda di utilizzare un lavoratore soltanto in alcuni periodi predeterminati dell’anno ( nei cicli stagionali ad esempio, o nei periodi di maggiore intensitĂ  lavorativa ).

Come alternativa al contratto a termine, il contratto ciclico ( a tempo indeterminato ) consente di fidelizzare i dipendenti piĂš talentuosi evitando che vi sia una fuga verso altre aziende . Con l’individuazione dei periodi di lavoro durante l’anno, infatti si consente al collaboratore di programmare i  propri impegni professionali incastrrando, semmai, due o piĂš rapporti durante l’anno per garantirsi la copertura dei dodici mesi di calendario.

Il limite all’utilizzo di tale contratto era rappresentato dal fatto che il lavoratore part timer verticale, nei periodi di non lavoro,  non poteva percepire la NASPI.

Per foruna tra le novità previste nella Legge di conversione del Decreto Aiuti (Legge n. 91/2022) è presente una disposizione che prevede l’erogazione di una indennità una tantum ai lavoratori dipendenti, titolari di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale.

Di seguito le caratteristiche per l’erogazione dell’indennità.

Il contratto di lavoro in possesso del lavoratore dev’essere:

  • di lavoro dipendente
  • stipulato con un’azienda privata
  • part-time ciclico verticale attivo nell’anno 2021
  • caratterizzato da periodi non interamente lavorati di almeno un mese in via continuativa e complessivamente non inferiori a 7 settimane e non superiori a 20 settimane

L’indennità una tantum:

  • è pari a 550 euro
  • può essere riconosciuta solo una volta al medesimo lavoratore
  • non concorre alla formazione del reddito
  • è erogata dall’INPS nel limite di spesa complessivo di 30 milioni di euro per l’anno 2022


Alla data della domanda il lavoratore non deve essere:

  • titolare di altro rapporto di lavoro dipendente
  • percettore di NASpI
  • titolare di un trattamento pensionistico

Per l’erogazione dell’indennità una tantum, i lavoratori dovranno attendere le istruzioni dall’INPS.

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