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Dal 1 luglio 2024 stop alla decontribuzione Sud

Stando a quanto dichiarato dal Ministro Fitto, il 30 giugno 2024 scadrà il periodo di operatività di Decontribuzione Sud e la misura agevolativa non sarà più rinnovata.

Ricordiamo che la misura in questione si concretizza in un esonero contributivo del 30% sulla quota di contributi a carico delle aziende, per tutti i rapporti di lavoro subordinato instaurati nelle regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.

Anche se la nostra Legge di Bilancio aveva previsto una durata dell’agevolazione protratta sino al 2029 – trattandosi di un Aiuto di Stato – per l’effettiva applicabilità della Decontribuzione Sud è necessaria specifica autorizzazione della Commissione Europea.

L’ultima autorizzazione UE concessa scade il 30 giugno 2024, ultimo giorno di vigenza del Quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato a seguito dell’aggressione della Russia all’Ucraina, cd. Temporay crisis and transition framework-TCTF.

Per completezza di esposizione è necessario dire che è stata presentata un’interrogazione parlamentare del 19 giugno 2024 – n. 3-01271 da un esponente della maggioranza, finalizzata a chiedere la proroga dello strumento. La ministra Calderone ha confermato “che sono in corso interlocuzioni con la Commissione europea relative alla misura “Decontribuzione Sud” e al suo prolungamento.

Ove non dovesse concretizzarsi l’auspicata proroga, per tutte le aziende a decorrere dal 1° Luglio 2024 tornerà a trovare applicazione l’aliquota contributiva piena con un aggravio di spesa del 30% dei contributi conto datore.

Preciso che non è stato chiarito se già per le retribuzioni aventi ad oggetto la 14° mensilità ( ove dovuta) troverà applicazione la contribuzione integrale.

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